Sentenze Il padre non deve essere ripetutamente descritto come il padre di un bambino
Un'affermazione non è vera per ripetizione costante, conosce il volgare. Tuttavia, può diventare una lesione personale, il tribunale distrettuale di Monaco ha emesso una sentenza annunciata venerdì 30 settembre 2016 (riferimento: 161 C 31397/15). C'era la denuncia di un uomo dall'Arabia Saudita contro una donna di Monaco, che ripetutamente affermava pubblicamente di essere il padre di sua figlia.
I due si erano conosciuti nel 2011 a Monaco di Baviera nel 2012, la donna ha dato alla luce una figlia. Nel periodo successivo, la donna di Monaco ripetutamente affermò che l'uomo dell'Arabia Saudita era il padre. Nei social media, ha pubblicato le foto dell'uomo e le immagini di sua figlia, che ha sottotitolato con "figlia del (nome)".
(Immagine: contrastwerkstatt / fotolia.com)Tuttavia, l'Arabia Saudita nega di essere il padre della ragazza. La costante affermazione contraria della madre lo viola nei suoi diritti personali.
Sulla sua denuncia, il tribunale distrettuale di Monaco ha ora stabilito che la donna non può ripetere la sua richiesta e non pubblicare più le foto dell'uomo. Nei social media, deve revocare la sua richiesta.
A sostegno della sentenza, la Corte distrettuale ha dichiarato che l'accusa che Saudi era il padre era una dichiarazione di fatto. La prova di ciò deve essere fornita in caso di controversia da parte della donna di Monaco che ha presentato la denuncia. Lei non ha fornito tali prove.
Il reclamo, tuttavia, tocca la privacy dell'uomo. Ciò supera la libertà di espressione della donna di Monaco. Perché non c'è interesse pubblico nella divulgazione della richiesta di paternità. Dal momento che la madre ha già fatto questa affermazione più volte in pubblico, il saudita deve anche presumere che lo farebbe senza un ordine di divieto.
Le foto dell'uomo erano autorizzate a pubblicare il Münchnerin comunque solo con il suo consenso. Ma lei aveva violato il suo diritto alla propria immagine.
Complessivamente, ogni essere umano "potrebbe decidere da solo, quando e all'interno del quale vengono rivelati i fatti personali", ha citato il tribunale distrettuale in seguito a una decisione della Corte costituzionale federale. La sentenza del 12 aprile 2016, ora annunciata, è diventata definitiva. forni a microonde / fle