Valutazione del rischio con glifosato solo a novembre
I prodotti per la protezione delle colture contenenti la sostanza attiva glifosato sono stati classificati come "probabilmente cancerogeni" dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). Ora l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) deve valutare il caso in modo che possa essere decisa una nuova autorizzazione. Ma l'esame richiede ovviamente più tempo del previsto.
I critici chiedono il bando immediato
Il glifosato è uno dei prodotti fitosanitari più utilizzati ed è ampiamente utilizzato in agricoltura, nonché da comunità e privati per il controllo delle infestanti. Tuttavia, l'International Cancer Research Agency (IARC), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha valutato il farmaco come "probabilmente cancerogeno" dopo aver valutato diversi studi. I critici chiedono un bando immediato, inoltre, vi è incertezza in molti luoghi, se il glifosato può essere usato o no.
La Commissione europea decide un'ulteriore approvazione
Di conseguenza, la valutazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è attesa con impazienza. Sta attualmente rivedendo la ricertificazione del diserbante, poiché il permesso a livello europeo scade alla fine del 2015 dopo dieci anni. La conclusione dell'EFSA sarà quindi comunicata alla Commissione europea, che deciderà se includere o meno il glifosato nell'elenco UE delle sostanze autorizzate.
La valutazione è prevista solo in autunno
Ma questo processo sembra richiedere più tempo di quanto si pensasse in precedenza. Come ha affermato un portavoce dell'EFSA, la valutazione non è prevista per il 13 agosto, ma solo alla fine di ottobre o all'inizio di novembre, riferisce l'agenzia di stampa austriaca "APA". Il ritardo è stato giustificato dal rapporto ufficiale della IARC presentato la scorsa settimana. Perché la classificazione "probabilmente cancerogeno" dovrebbe essere inclusa nella valutazione.
Secondo la IARC, gli studi sugli esseri umani hanno fornito prove limitate, così come test sugli animali, che il glifosato può causare il cancro. Pertanto, l'autorità dell'OMS non è d'accordo con le precedenti valutazioni di altre istituzioni. Anche l'Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR) ha concluso nella sua più recente valutazione che, sulla base dei dati attuali, non è possibile ricavare un rischio cancerogeno per l'uomo se il prodotto viene utilizzato correttamente. (Nr)