Lo studio corrente sostanza TCM può innescare aritmia

Lo studio corrente sostanza TCM può innescare aritmia / Notizie di salute
Un team di scienziati ha scoperto che nella medicina tradizionale cinese (MTC) pianta medicinale comunemente usato - Evodia rutaecarpa - contiene due sostanze che possono scatenare aritmie cardiache.

La TCM Plant innesca i disturbi cardiaci. Immagine: Floor Photo Design Fotolia

Estratti della pianta Evuta rutaecarpa sono utilizzati in TCM per vari disturbi, ad esempio per mal di testa, disturbi gastrointestinali, nausea e vomito, disturbi mestruali e ulcere (ulcere) nell'area della bocca.

Un team di ricercatori ha studiato l'effetto di estratti Evodia. L'isolato da sostanze naturali Evodia Dehydroevodiamin (DHE) e Hortiamin dimostrato di essere inibitori molto potenti del canali del potassio nel muscolo cardiaco, i cosiddetti canali HERG. Essere canali HERG bloccati, le sequenze di eccitazione cambiano nel muscolo cardiaco, che gravi aritmie - può scatenare la fibrillazione ventricolare e morte cardiaca improvvisa e portare alla - cosiddetta torsione di punta (TdP).

L'emergere di gravi aritmie TdP dopo somministrazione di DHE è stata confermata da scienziati dell'Università di Utrecht in esami ECG su cani.

Ulteriori indagini hanno dimostrato che le due sostanze naturali causano oscillazioni del potenziale di membrana anche a concentrazioni molto basse, che possono causare aritmie cardiache. Ad esempio, c'è la probabilità che queste sostanze vengano convertite in un tè preparato con i frutti di Evodia. Ciò comporterebbe un rischio considerevole per il paziente.

Attualmente non ci sono studi clinici che indagano l'incidenza delle aritmie cardiache dopo l'assunzione di Evodia.

Gli studi presso l'Università di Basilea hanno anche dimostrato che il contenuto di DHE di Evodiafrüchten è significativo. La misura in cui queste sostanze entrano in una preparazione per il tè è attualmente oggetto di indagine. Se vengono rilevati DHE e Hortiamin, la sicurezza dei preparati Evodia deve essere rivalutata.

Gli autori dello studio quindi sollecitano una maggiore vigilanza riguardo ai possibili effetti aritmogenici dei preparati di Evodia. La pubblicazione è disponibile al seguente link. (sb, pm)