Finanziamento equo delle spese sanitarie

Finanziamento equo delle spese sanitarie / Notizie di salute

Unione sociale "Solidarietà popolare" per un equo finanziamento dei costi sanitari

"La massiccia introduzione di contributi aggiuntivi è l'espressione di una politica fallita per trasferire unilateralmente i costi dell'assistenza sanitaria all'assicurato", ha affermato il direttore federale dell'Associazione sociale e di welfare, Volontariato Solidarietà, Dr. med. Bernd Paesi Bassi, venerdì a notizie di imminenti contributi aggiuntivi dell'assicurazione sanitaria. "Lo squilibrio sociale non deve essere ulteriormente rafforzato, le somme forfetarie non a reddito sono sbagliate, e la privatizzazione dei costi sanitari deve essere contrastata da un finanziamento equo basato sulle prestazioni economiche dell'assicurato".

Il Volkssolidarität mette in guardia contro le conseguenze sociali dei contributi aggiuntivi, per cui i Paesi Bassi. "Per molti, un contributo aggiuntivo di otto euro può essere accettabile, ma gran parte della popolazione non ha beneficiato dello sgravio fiscale il 1 ° gennaio 2010, perché ha redditi troppo bassi, che devono vivere con 700 o 800 euro al mese, come molti pensionati,
Bassi percettori e disoccupati, devono salvarsi da questi otto euro dalla bocca. E anche quelli che guadagnano meglio, possono ora pagare dal rilievo fiscale il contributo aggiuntivo - fedele al motto "tasca sinistra tascabile". ??

"La solidarietà della gente ha chiesto il modo sbagliato di andarsene, facendo gravare l'assicurato sempre più unilateralmente, sottolineando i Paesi Bassi". Per un finanziamento equo delle spese sanitarie, la solidarietà delle persone pone tre priorità: in primo luogo, i datori di lavoro devono rimanere nella barca. Questo è il motivo per cui vogliamo la parità di retribuzione per gli stipendi. I datori di lavoro non devono essere sollevati dalla responsabilità per i futuri costi dell'assistenza sanitaria.

Ciò include anche la ridistribuzione del contributo speciale dello 0,9 per cento, che è pagato esclusivamente dall'assicurato, alla parità del contributo totale. In secondo luogo, deve essere superata la suddivisione non solidale tra assicurazione sanitaria statutaria e privata. È un'assurdità che, soprattutto in tempi di crisi, i beneficiari di redditi più alti possono sfuggire alla solidarietà passando all'assicurazione sanitaria privata. Questo rafforza solo una medicina a due classi. È inoltre necessario includere l'assicurazione sanitaria privata nella compensazione della struttura del rischio.

In terzo luogo, oltre ai redditi da lavoro, devono essere presi in considerazione altri tipi di reddito, in particolare dalla proprietà, dal noleggio e dal leasing. Non si tratta del reddito da interessi dei risparmiatori per il quale è possibile fornire indennità, ma di tenere maggiormente conto degli alti profitti nel finanziamento della salute. Il previsto sussidio fiscale del 2010 di poco meno di 16 miliardi di euro è "arachidi" rispetto alle centinaia di miliardi di euro necessari per sostenere il sistema bancario. (22.01.2010)