Ricorda, per favore non mangiare! Il supermercato Lidl chiama le uova indietro
Discounter Lidl ricorda le uova della compagnia olandese Omega. Su alcuni pacchetti c'è troppo tempo per una data migliore. Se le uova vengono conservate troppo a lungo o in modo errato, i batteri dannosi possono moltiplicarsi.
Uova ricordate a causa della data migliore prima
Come annunciato mercoledì, il discount Lidl ricorda le uova della società olandese Omega a causa di una data di scadenza errata. Secondo una dichiarazione della ditta con sede a Neckarsulm vicino a Heilbronn, le uova sarebbero vendute nelle filiali di Lidl nel Baden-Württemberg e in Baviera. A causa di un errore di etichettatura, è presente una confezione diversa per una durata troppo lunga. Invece della data corretta, viene dato il 7 aprile 7 giugno.
Non consumare più i prodotti interessati
Colpiti sono "uova fresche da terra" (taglia M, L), confezione da 10, "uova biologiche" (taglia M, L, XL), confezione da 10 e "uova fresche ruspanti" (taglia M, L) Confezione da 10; tutto con il MHD 07.06. Poiché la data di scadenza non può essere garantita entro la data specificata, i clienti non dovrebbero più consumare i prodotti menzionati. Secondo la compagnia, il cibo è stato tolto dagli scaffali. Le uova già vendute vengono ritirate dal discount. Il prezzo di acquisto sarà rimborsato anche senza presentazione della ricevuta.
Le uova immagazzinate in modo errato possono causare problemi di salute
Normalmente le uova sono stabili almeno 28 giorni dopo la data di deposizione. Il modo migliore per conservare le uova è tenerle nel comparto delle uova del frigorifero con la punta rivolta verso il basso. Se le uova vengono conservate in modo improprio o troppo a lungo, la Salmonella può moltiplicarsi in modo esplosivo e mettere a repentaglio la salute. Le salmonelle sono batteri che possono causare varie malattie nell'uomo, specialmente nell'area gastrointestinale. Dopo aver mangiato, può causare disagio come dolore addominale, febbre, diarrea, nausea e vomito. Tali sintomi possono verificarsi soprattutto nei neonati, nelle persone immunocompromesse e negli anziani. (Ad)