Nuovo studio Nessun beneficio dagli integratori di vitamina D in età avanzata
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Che cosa causa l'assunzione di supplementi di vitamina D negli anziani?
Ci sono state molte discussioni negli ultimi anni sul fatto che l'assunzione di supplementi di vitamina D porta a benefici per la salute. Soprattutto gli anziani sono spesso incoraggiati a prendere tali prodotti per mantenere sani ossa, denti e muscoli. Tuttavia, gli esperti ora scoprono che le persone di età superiore ai 70 ottengono meno benefici per la salute assumendo dosi più elevate di vitamina D..
I ricercatori dell'Università di Newcastle hanno scoperto nelle loro ultime ricerche che le persone di età superiore ai 70 anni non traggono benefici dall'assunzione di integratori di vitamina D. I medici hanno pubblicato i risultati del loro studio nella rivista in lingua inglese "American Journal of Clinical Nutrition".
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Cos'è la vitamina D.?
La vitamina D aiuta a costruire e mantenere forti ossa e muscoli. Le persone con carenza di vitamina D sono a maggior rischio di cadute e fratture. Nei mesi estivi, la vitamina D viene prodotta dal corpo in modo naturale quando la pelle viene a contatto con la luce solare. La vitamina D può anche essere ottenuta da determinati alimenti.
Effetti degli integratori di vitamina D sugli anziani
Il nuovo studio supporta i risultati di precedenti ricerche che hanno scoperto che l'assunzione di integratori di vitamina D non comporta benefici per la salute degli anziani. Gli esperti hanno scoperto nella ricerca corrente che dosi più elevate di vitamina D per le persone di età superiore ai 70 anni nel miglioramento della resistenza ossea e riducendo il rischio di cadere solo leggermente vantaggioso.
Integrazione con vitamina D e variazione della densità ossea
Per il nuovo studio, quasi 400 soggetti di età pari o superiore a 70 anni sono stati randomizzati a una delle tre dosi di vitamina D. I partecipanti hanno assunto vitamina D una volta al mese per un periodo di un anno. Le dosi erano di 300 μg, 600 μg o 1200 μg (ciò corrisponde a una dose giornaliera di 10 μg, 20 μg o 40 μg). Lo scopo dello studio era di misurare l'effetto dell'integrazione di vitamina D sul cambiamento della densità ossea (BMD), un indicatore riconosciuto della resistenza ossea e l'alterazione dei marcatori del metabolismo osseo in queste persone anziane. I risultati trovati mostrano che la densità ossea tra le tre dosi non è cambiata per un periodo di dodici mesi.
La carenza di vitamina D è comune negli anziani
La carenza di vitamina D è comune negli anziani e può portare a perdita ossea, ridotta funzionalità muscolare e aumento del rischio di cadute e fratture, spiega l'autore dello studio. Terry Aspray dell'università di Newcastle. I risultati di precedenti studi che valutano l'effetto della vitamina D sulla densità ossea hanno portato a risultati contrastanti e l'attuale studio è uno dei principali contributi al dibattito, aggiunge l'esperto. Sebbene i risultati non mostrino un effetto positivo, almeno per la densità minerale ossea, i medici hanno notato che dosi più elevate di vitamina possono avere un effetto positivo sul metabolismo osseo e sono sicure per gli anziani, dice il dr. Aspray. Gli esperti, tuttavia, concludono che le persone anziane dovrebbero concentrarsi su una dieta sana ed equilibrata, un'adeguata esposizione al sole e un regolare esercizio fisico per mantenere le ossa il più forti possibile. (As)