Controllo della perdita di capelli e nervosismo
Perdita di capelli e nervosismo possono indicare disturbi della tiroide
2013/08/04
La perdita dei capelli e l'aumento del nervosismo possono essere un'espressione della malattia della tiroide e devono quindi essere controllati da un medico, riferisce l'agenzia di stampa „dpa“ citando le dichiarazioni dell'associazione professionale degli internisti tedeschi (BDI) a Wiesbaden.
I disordini tiroidei possono generalmente innescare uno spettro molto ampio di sintomi, tra cui gonfiore o gambe grasse, disturbi del sonno, sudorazione profusa, palpitazioni, stitichezza e diarrea. Il nervosismo e la perdita dei capelli, tuttavia, sono inizialmente raramente associati alla malattia della tiroide. Tuttavia, l'ipertiroidismo è generalmente considerato qui secondo l'Associazione degli internisti tedeschi. Questo si applica anche a disturbi come palpitazioni, perdita di peso nonostante un'adeguata assunzione di cibo o bulbi oculari sporgenti.
Disturbi della tiroide con notevole influenza sul metabolismo
I segni tipici di ipotiroidismo sono affaticamento, debolezza e aumento del congelamento, secondo BDI. I suddetti blocchi e crampi muscolari possono anche indicare, secondo gli esperti, una tiroide non attiva. Mentre alcuni processi metabolici sono accelerati dall'aumentata secrezione di ormoni tiroidei nell'ipertiroidismo, l'esatto contrario è il caso dell'ipotiroidismo. I processi metabolici sono più lenti del normale e molti pazienti, ad esempio, nonostante l'appetito significativo, aumentano significativamente il peso corporeo.
Un terzo degli adulti con tiroide alterata
Per determinare il funzionamento eccessivo o insufficiente della ghiandola tiroidea, un esame fisico con palpazione dell'organo avviene di solito prima. Un esame ecografico può fornire ulteriori informazioni importanti e un'analisi del sangue rende chiaro come la concentrazione degli ormoni tiroidei nell'organismo fallisca effettivamente. Se si sospetta un disturbo della tiroide, la BDI raccomanda una visita tempestiva dal medico, perché prima si inizia il trattamento terapeutico, maggiori sono le possibilità di successo. Sulla diffusione della malattia della tiroide, il BDI ha spiegato che circa un terzo degli adulti ha un cambiamento nella ghiandola tiroidea. (Fp)
Immagine: Beßler / Havlena