Alcuni caffè proteggono dalla demenza e dalla malattia di Parkinson
Caffè sulla strada per la cura
Oltre alla caffeina, il chicco di caffè contiene migliaia di composti i cui effetti sul corpo sono meno noti. Un gruppo di ricerca americano ha trovato in uno studio recente una sostanza finora trascurata nel rivestimento ceroso del chicco, che in combinazione con la caffeina protegge il cervello da malattie degenerative come la demenza e il morbo di Parkinson.
I ricercatori della Rutgers University nel New Jersey hanno scoperto che la sostanza eicosanoil-5-idrossitriptamide (EHT) dal rivestimento del chicco di caffè in combinazione con la caffeina impedisce la formazione di accumuli proteici dannosi (corpo di Lewy). Si ritiene che questi corpi di Lewy inneschino la malattia di Parkinson e la demenza di Lewy, la seconda più comune malattia di demenza dopo il morbo di Alzheimer. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista "PNAS - Atti della National Academy of Sciences".
Per molto tempo, il caffè è stato considerato malsano, ma sempre più studi dimostrano che la bevanda calda popolare ha più effetti positivi sulla salute. (Immagine: fabiomax / fotolia.com)Il caffè come medicina contro il morbo di Parkinson e la demenza?
"Questi due composti del caffè potrebbero proteggere il cervello dalla degenerazione", scrivono i ricercatori nel comunicato stampa dell'università sui risultati dello studio. La scoperta suggerisce anche che questi composti siano utili come terapia per rallentare le malattie degenerative incurabili.
Si impedisce l'accumulo di proteine dannose nel cervello
I ricercatori si sono concentrati nel loro studio sulla molecola EHT. In esperimenti sui topi, il team è stato in grado di dimostrare che l'EHT ha impedito la formazione dei cosiddetti corpi di Lewy. Questi accumuli di proteine dannose portano a strozzature e blocchi nel cervello. Sebbene le cause del morbo di Parkinson e della demenza non siano state ancora chiaramente identificate, questi corpi sono chiaramente coinvolti nel processo patologico e, secondo lo stato attuale della ricerca, sono il principale fattore scatenante.
Solo insieme è l'effetto forte
Il team di ricerca ha somministrato ai topi piccole dosi di caffeina o EHT sia separatamente che insieme. Solo i tessuti non erano efficaci. Solo quando co-somministrati potrebbero prevenire gli accumuli dannosi nel cervello. Da ciò i ricercatori concludono che la combinazione di EHT e caffeina può rallentare o addirittura arrestare la progressione di queste malattie.
EHT può essere trovato in ogni tipo di caffè?
"L'EHT è un composto che si trova in diversi caffè, ma la quantità varia", spiega l'autore principale dello studio, M. Maral Mouradian, che è anche il direttore del Rutgers Robert Wood Johnson Medical School Institute for Neurological Therapeutics. Ora è importante trovare il rapporto appropriato per l'effetto protettivo, poiché un sovradosaggio di caffè può anche essere associato a effetti avversi sulla salute.
Caffè: dal veleno al rimedio?
Molte persone si chiedono: "Il veleno del caffè o la medicina?" Diverse ricerche recenti mostrano una chiara tendenza verso le cure. Ad esempio, un'altra recente analisi dell'Università di Southampton ha rilevato che tre tazze di caffè al giorno sono associate a un ridotto rischio di malattie cardiache. A un consumo di caffè troppo alto, tuttavia, l'effetto è stato perso. (Vb)